A Ghilarza i cronisti di domani
Cerimonia conclusiva del premio regionale per i migliori giornalini scolastici
Le rappresentative in lizza per un riconoscimento per il lavoro di redazione svolto sono state protagoniste dell’atto finale della seconda edizione organizzata dall’associazione Più Sardegna in tandem con lo Snals-Confal di Oristano e il Comune di Ghilarza. L’auditorium comunale era gremito in ogni ordine di posto, occupato da oltre duecento studenti appartenenti a diciassette scuole e istituti sardi, dispensatori di cultura e magari anticamere della formazione di qualche cronista d’assalto del domani.
Il riconoscimento dello sforzo collettivo delle dirigenze scolastiche, dei docenti e dei discenti nel promuovere, incoraggiare e sviluppare progetti legati all’informazione e alla scrittura è stato il motivo conduttore dell’evento, che ha visto la partecipazione a distanza e fuori concorso di tre istituti di Reims, Düsseldorf e Valencia, pronti a gemellarsi con i presìdi sardi e a dare all’edizione 2014 un respiro europeo.
Nel discorso introduttivo l’ispiratore dell’iniziativa, Mario Di Rubbo, ha esaltato il livello e la qualità del lavoro svolto da tutti i concorrenti. Sull’importanza della funzione formativa e informativa della carta stampata si è focalizzato il discorso di Priamo Marratzu, docente di giornalismo all’università di Sassari. Citando Giovanni Paolo II, il sindaco Stefano Licheri ha esortato gli aspiranti cronisti a esternare la loro felicità attraverso la libertà di stampa e a instillare fiducia nei meno fortunati.
I riflettori si sono quindi accesi sui vincitori. Nella sezione riservata agli istituti superiori si è affermato per il secondo anno consecutivo lo scientifico di Ghilarza, che tra le chicche del suo “Volta Pagina” può vantare anche un’esclusiva: l’intervista a Rossella Urru. Al secondo e al terzo posto si sono piazzati i licei Satta e Fermi di Nuoro. Nell’altra sezione ha vinto la scuola media di Arzachena; secondo l’istituto comprensivo Monsignor Saba di Elmas e terzo il Monte Rosello di Sassari. La cerimonia di premiazione, inoltre, ha offerto la ribalta agli studenti più eclettici: giornalisti, sì, ma anche compositori, interpreti, virtuosi di strumenti classici e tradizionali.
Maria Antonietta Cossu
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